lunedì 10 novembre 2014

Lia Bottanelli Fisher  (Lia Bo Fisher)


2014  Biennale Arte Contemporanea di Salerno  _   Centro di Arte Moderna e Contemporanea_Pisa
2013  Miyazaki Gallery_  San Francisco County CA
2012 “Appunti per una Mostra” video per Ass. Cult. BreraMilazzo_ Milano
2009 “I 70 Compleanni americani di Mme Bourgeois”, installazione
argilla nera, legno 240x240cm. SGUARDI ALTROVE_Milano
2008 “INVIDIA” videodanza,Care/of Milano
“Archivio della Malinconia”installazione foto e video per
SGUARDI ALTROVE_Milano
2006 Laurea_Biennio Specialistico Comunicazione e
Organizzazione per l’Arte Contemporanea_Tesi: “Documentarisull’Arte” 

relatore:Marco Meneguzzo_ Accademia di Belle Arti di Brera_Mi
2002 “JULIET” video presentato alla rassegna BEYOND MEDIA-Fi

1999 “DRESS”video presentato presso la galleria VIAFARINI­_Mi
1998 “HYDRA suite_24 quadri d’acqua” video installazione per
IN VIDEO_Mi,TRANSMEDIALE_Berlino,acquisizione RAISAT-Art
Trevi Flash Art Museum:BIENNALE DI FOTOGRAFIA
1997 “TUNNELS black & white” foto - installazione e video
per la rassegna LUOGHI E NON LUOGHI_Comune di Erba (CO)
1996 “ POEM FISH ” presente alla rassegna: UN ANNO ITALIANO IN VIDEO_ Milano
1995 apre la rassegna cinematografica STELLE D’INDIA, Milano
con il documentario “Bollywood & surroundings”_
espone a Todi e a Torino per la VI BIENNALE Internazionale della FOTOGRAFIA

1994 partecipa al BOMBAY INTERNATIONAL FILM FESTIVAL con il
documentario " Mitraniketan ", Bombay
il video " Nel tempo " viene presentato alla rassegna
internazionale TAM-TAM VIDEO ,C.i.e.s. Roma
e a VIDEOPRESENZE,Pisa
1992 Collettiva per il 25° della galleria fotografica DIAFRAMMA Kodak, Milano
1991 il video " Metropolitane " viene selezionato per la
sezione VIDEO PER LA TV _ FESTIVAL DI VIDEOARTE DI LOCARNO
e in seguito presentato alla rassegna FILMAKER _MILANO

1989 13°SALONE INTERNAZIONALE DELLA FOTOGRAFIA
1988 conclude un corso biennale di fotografia e stampa B/W
1987 partecipa al FESTIVAL DI VIDEOARTE DI LOCARNO e a
ANTEPRIMA di Bellaria con il video “AMOUR FOU”
1984 menzione speciale della giuria per "La lettera diceva..."
U_tape rassegna di VIDEOARTE di Ferrara, video poi
presentato alla rassegna EUROPE COPYRIGHT,Parigi
1983 corso biennaleTECNICHE CINETELEVISIVE_Regione Lombardia
C.T.C. Milano

1980 dal 1978 al 1980 risiede i U.S.A. dove collabora alla
creazione di un programma di videoarte per CHANNEL 6,
VIACOM_ Cablevision San Francisco C.a.
1978 consegue il DIPLOMA IN PITTURA presso l'Accademia di Belle
Arti di Brera. La tesi in Storia dell'Arte Contemporanea é completata

da un video-documentario sull'artista Enrico Castellani.

venerdì 21 febbraio 2014




Stampe su pietra di fiume








                                          

I 70 Compleanni Americani di M.me Bourgeois. Installazione_ Milano  2008

Un omaggio dal tono leggermente ironico alla grande artista di origine francese Louise Bourgeois, emigrata a New York nel 1938. Scultrice, nata nel 1911 a Parigi. Ha attraversato con la sua arte il Novecento vivendo a pieno la stagione del Surrealismo, le cui tematiche hanno continuato ad alimentare la sua ispirazione.


Si tratta di una serie di 70 formelle di argilla raku smaltate in nero: piccole torte nero-bruciate contraddistinte dal segno della spirale, ognuna di foggia leggermente diversa. La forma della spirale è un richiamo al simbolo della continuità, dell’infinito, così spesso presente nelle opere dell’artista  Louise Bourgeois. La scelta del colore nero è invece un richiamo al bronzo scuro spesso impiegato nelle ultime sculture dell’artista. La scelta del soggetto, torte nero- bruciate, allude al carattere dissacratorio sempre presente nel lavoro della Bourgeois: colei che per rappresentare l’amore materno scelse la figura di un grosso ragno. Avrebbe probabilmente sorriso guardando questo tributo ai suoi anni americani, leggendone un’allusione dolce-amara alle sue debolezze di grande golosa (gli artisti che riceveva nella sua casa di New York le domeniche pomeriggio ne erano informati…I dolci non mancavano mai.).

mercoledì 19 febbraio 2014

Lavori su tessuto



Dopo diverse esperienze con la fotografia e il video ho sentito la necessità di avere di nuovo un contatto con la materia. Da circa due anni il materiale con cui lavoro è il tessuto d’arredo. Non mi è più possibile usare la tela bianca come base del mio intervento: devo sentire sotto le mie mani una trama, un disegno che preesiste. Un segno che anticipi il mio segno, che rimandi simbolicamente a tutti i segni che lo hanno preceduto.
Lavoro con tessuti pregiati, scampoli di rara bellezza o banali duplicazioni a metraggio. Non ha importanza. Necessario è invece che si possa leggere  un racconto dall’intrecciarsi dei disegni lungo il tessuto.

Il riferimento simbolico rimanda al concetto abitativo antecedente l’affermarsi del design: spazi protetti, ovattati, claustrofobici. 

Un arredo che tutto doveva avvolgere e foderare con intenzioni neo-barocche.Mimetizzate da tapezzerie e ricami le case erano così i capisaldi di quel buon gusto rivolto ostinatamente al passato. Fortezze inespugnabili della tradizione e, inevitabilmente, emblema del più ferreo conservatorismo.




sabato 21 aprile 2012

Lo’ : a dandy city trolley

http://youtu.be/A8jNWCcnCe8