mercoledì 19 febbraio 2014

Lavori su tessuto



Dopo diverse esperienze con la fotografia e il video ho sentito la necessità di avere di nuovo un contatto con la materia. Da circa due anni il materiale con cui lavoro è il tessuto d’arredo. Non mi è più possibile usare la tela bianca come base del mio intervento: devo sentire sotto le mie mani una trama, un disegno che preesiste. Un segno che anticipi il mio segno, che rimandi simbolicamente a tutti i segni che lo hanno preceduto.
Lavoro con tessuti pregiati, scampoli di rara bellezza o banali duplicazioni a metraggio. Non ha importanza. Necessario è invece che si possa leggere  un racconto dall’intrecciarsi dei disegni lungo il tessuto.

Il riferimento simbolico rimanda al concetto abitativo antecedente l’affermarsi del design: spazi protetti, ovattati, claustrofobici. 

Un arredo che tutto doveva avvolgere e foderare con intenzioni neo-barocche.Mimetizzate da tapezzerie e ricami le case erano così i capisaldi di quel buon gusto rivolto ostinatamente al passato. Fortezze inespugnabili della tradizione e, inevitabilmente, emblema del più ferreo conservatorismo.