venerdì 21 febbraio 2014




Stampe su pietra di fiume








                                          

I 70 Compleanni Americani di M.me Bourgeois. Installazione_ Milano  2008

Un omaggio dal tono leggermente ironico alla grande artista di origine francese Louise Bourgeois, emigrata a New York nel 1938. Scultrice, nata nel 1911 a Parigi. Ha attraversato con la sua arte il Novecento vivendo a pieno la stagione del Surrealismo, le cui tematiche hanno continuato ad alimentare la sua ispirazione.


Si tratta di una serie di 70 formelle di argilla raku smaltate in nero: piccole torte nero-bruciate contraddistinte dal segno della spirale, ognuna di foggia leggermente diversa. La forma della spirale è un richiamo al simbolo della continuità, dell’infinito, così spesso presente nelle opere dell’artista  Louise Bourgeois. La scelta del colore nero è invece un richiamo al bronzo scuro spesso impiegato nelle ultime sculture dell’artista. La scelta del soggetto, torte nero- bruciate, allude al carattere dissacratorio sempre presente nel lavoro della Bourgeois: colei che per rappresentare l’amore materno scelse la figura di un grosso ragno. Avrebbe probabilmente sorriso guardando questo tributo ai suoi anni americani, leggendone un’allusione dolce-amara alle sue debolezze di grande golosa (gli artisti che riceveva nella sua casa di New York le domeniche pomeriggio ne erano informati…I dolci non mancavano mai.).

mercoledì 19 febbraio 2014

Lavori su tessuto



Dopo diverse esperienze con la fotografia e il video ho sentito la necessità di avere di nuovo un contatto con la materia. Da circa due anni il materiale con cui lavoro è il tessuto d’arredo. Non mi è più possibile usare la tela bianca come base del mio intervento: devo sentire sotto le mie mani una trama, un disegno che preesiste. Un segno che anticipi il mio segno, che rimandi simbolicamente a tutti i segni che lo hanno preceduto.
Lavoro con tessuti pregiati, scampoli di rara bellezza o banali duplicazioni a metraggio. Non ha importanza. Necessario è invece che si possa leggere  un racconto dall’intrecciarsi dei disegni lungo il tessuto.

Il riferimento simbolico rimanda al concetto abitativo antecedente l’affermarsi del design: spazi protetti, ovattati, claustrofobici. 

Un arredo che tutto doveva avvolgere e foderare con intenzioni neo-barocche.Mimetizzate da tapezzerie e ricami le case erano così i capisaldi di quel buon gusto rivolto ostinatamente al passato. Fortezze inespugnabili della tradizione e, inevitabilmente, emblema del più ferreo conservatorismo.